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Non si placano le proteste da parte dei genitori dei
piccoli alunni della scuola materna del centro città (di cui non faremo il nome per non rendere riconoscibili i minori che la frequentano) legata al caso alla
maestra "non gradita" scoppiato lo scorso 3 ottobre. Da quando l'insegnante è
tornata al lavoro infatti dopo un periodo di malattia, i genitori non hanno più mandato i bambini di tre anni a scuola nella classe a lei assegnata insieme ad un'altra educatrice. Si tratta di circa 15 alunni su di un totale di una classe di 25. Durante la mattina di
venerdì 14 ottobre, intorno alle 11,30, la preside dell'istituto ha
contattato il 113 a causa della visita di un gruppo di circa 5 genitori che, senza appuntamento, si erano recati in cerca di risposte da parte della dirigente scolastica sul caso spinoso e sul motivo per il quale l'aula dei loro figli era stata "oscurata" con dei cartelloni in modo da impedire di guardare dentro. I genitori hanno atteso civilmente nell'androne e il personale della scuola ha chiesto loro di prendere appuntamento.
Sul posto è intervenuta una volante della polizia. Gli agenti hanno constatato che, fortunatamente, gli animi erano per lo più sereni. Non sono state interrotte le normali attività didattiche e nessuno è stato denunciato. Solo quindi alcuni
momenti di una leggera tensione, che ormai dura da giorni, tra mamme e babbi dei piccoli e la dirigente scolastica.