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Il Vespucci ospite di “Porto Aperto” su TeleGranducato

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WP_20160224_014Porti, interporti e Distriparks, crociere, il ruolo di Livorno come porta per la Toscana e sulla città stessa – di questo e tutto quanto correlato all’attività croceristica hanno parlato gli alunni dell’indirizzo turistico dell’Istituto Tecnico Vespucci, insieme agli alunni del linguistico del Liceo Cecioni, nel corso del programma Porto Aperto, realizzato dall’emittente Telegranducato.
A rispondere alle numerose domande degli alunni, il segretario generale dell’Autorità Portuale di Livorno, Massimo Provinciali, che ha saputo dare risposte chiare ai quesiti più vari, sia legati all’impegno dell’Autorità Portuale che della Porto 2000 rispetto al traffico passeggeri sullo scalo di Livorno, sia rispetto alle professioni maggiormente richieste – tant’è che adesso partirà proprio una formazione, rivolta agli alunni delle scuole cittadine maggiormente legate alle vita del porto, il cui scopo è chiarire le tipologie professionali più utili per Livorno . Ma gli alunni hanno anche dimostrato di conoscere le problematiche relative all’impatto che le navi da crociera hanno su Livorno sia da Aun punto di vista ambientale sia da un punto di vista commerciale e dell’accoglienza, ponendo domande proprio su quanto la città sta facendo per riguadagnare il terreno perduto sul traffico passeggeri in questi ultimi anni e su che cosa si aspettano dai giovani di domani.
Momento di scambio stimolante per i giovani che sono attenti al loro futuro e che hanno a cuore la propria città, Porto Aperto andrà in onda questo venerdi su Telegranducato alle ore 19,45

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Le Mazzini aprono nuovamente le porte all’Europa

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eeeeLe Mazzini aprono nuovamente le porte all'Europa, a poco piu' di un anno dalla fine del progetto Comenius infatti la scuola é riuscita ad aggiudicarsi un nuovo finanziamemto europeo." E.C.L.I.P.S.E- Enhancing Cultural Skill through Innovative Practice and Skills in Europe"  é un partenariato multilaterale tra sei scuole superiori di primo graso europee (Turchia, Spagna, Italia, Norvegia Inghilterra e Slovenia), finanziato dalla Comunità Europea nell'ambito del programma  Erasmus +.

L'obiettivo del programma Erasmus+, sulle orme del predecessore Comenius,  è quello di incrementare la dimensione europea dell’istruzione e promuovere la cooperazione transnazionale tra istituti scolastici in Europa

Il progetto biennale prevede un lavoro congiunto fra le scuole partner attorno ad un argomento comune proposto, per l’intera durata del progetto, utilizzando l'inglese come lingua di scambio: nel caso di "E.c.l.i.p.s.e.",   tutte le delegazioni partendo dalle teorie di Hirsh sulla cultural literacy ( secondo cui le competenze di base di ciascun ragazzo sono strettamente correlate alla sua competenza culturale  effettueranno degli approfondimenti sulle proprie radici culturali e su quelle di partner per migliorare le completenze di base dei propri studenti.

Studenti e insegnanti sono da ottobre impegnati in approfondimenti  di arte, archeologia, storia e geografia che prevedono visite a musei locali, scambi di lettera tra partners, creazione di video e presentazioni multimediali . Anche la creazione del logo del progetto è stato frutto della creativita' e collaborazione dei  ragazzi. Il logo vincitore e' stato infatti votato online tra i quattro creati dalla scuola livornese mettendo insieme gli spunti offerti da piu' di 100 bozzetti pervenuti dagli studenti nostrani e altrettanti dalle scuole partners.

Il progetto prevede anche visite di piccoli gruppi di studenti e insegnanti nei vari paesi ed è così che la prossima settimana, dal 28 febbraio al 4 marzo, a Livormo arriveranno 20 studenti e altrettanti accompagnatori da Turchia, Spagna, Italia, Norvegia Inghilterra e Slovenia. I ragazzi saranno ospitati nelle famiglie e i docenti pernotteranno presso l'Hotel Gennarino. Durante la settimana i ragazzi si incontreranno per la prima volta di persona, avranno modo di confrontarsi e accrescere le proprie conoscenze culturali anche grazie a visite guidate a Livorno, Pisa, Firenze e a laboratori d'arte con il pittore Massimiliano Luschi.

Per maggiori informazioni e' possibile visitare il sito del progetto: Www.os-breg.si/eclipse

 

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Pezzi di ferro nella pasta alla mensa delle elementari. Arrivano i Nas. Il Comune: “Sia fatta luce”

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PASTA POMODORO 1Alla luce dell'evento verificatosi in data 22 febbraio all'interno della scuola primaria di Vicarello, circa il ritrovamento di frammenti metallici in un piatto di pasta, l'Amministrazione ha prontamente attivato le procedure di segnalazione previste dalla normativa vigente comunicando l'accaduto agli Uffici competenti della Asl.
Gli esperti Asl sono intervenuti nella mattinata di mercoledì  24 febbraio eseguendo un sopralluogo nel centro cottura che ha sede all'interno della Scuola dell'Infanzia di Vicarello, e presso il refettorio della Scuola Primaria di Vicarello, sopralluogo al quale si è aggiunto anche il reparto Nas dei Carabinieri.
L'Amministrazione attende fiduciosa gli esiti delle indagini in corso, sottolineando con fermezza la volontà che sia fatta chiarezza sull'accaduto, sia in termini di responsabilità che in termini, se ci sono, di eventuale pericolosità.
Nel frattempo, a scopo precauzionale, nelle more dello svolgimento delle indagini, è stato ritenuto opportuno sostituire la fornitura di pomodori pelati in latta con forniture in bric.

L'Assessore all'Istruzione infine informa che  giovedì 25 febbraio alle ore 17.30 è stata appositamente convocata la Commissione Mensa alla quale partecipano come noto rappresentanti di docenti e genitori, oltre che all'Amministrazione stessa, per trattare la questione in modo specifico.

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Arrivano i Nas. Il Comune: “Sia fatta luce”
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“Io come studente”: a scuola si parla di cooperazione

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LICEO ENRIQUES SCUOLACirca 100 studenti livornesi del Liceo Statale Cecioni, dell’ISIS Palli e del Liceo Scientifico Enriques sono coinvolti nel progetto sperimentale “Io come Studente” sui temi della Cooperazione e del Mutualismo realizzato dalla Consulta Regionale degli Studenti Toscana in collaborazione con Unicoop Tirreno e con il coordinamento di Ed Work – network per l’educazione. Il progetto è sostenuto dalla Rete degli Studenti Medi che fornisce sostegno organizzativo. Il momento particolarmente critico in Italia per l’economia, la coesione sociale e l’occupazione richiede di preparare le nuove generazioni alle sfide che dovranno affrontare come futuri cittadini, lavoratori e produttori. Permettere agli studenti di padroneggiare i valori, i principi e gli strumenti del mondo cooperativo significa offrire loro nuove prospettive per il futuro. La cooperazione e il mutualismo, infatti, affondano le loro radici nella storia e si fondano sui valori costituzionali dell’uguaglianza, della solidarietà e della giustizia sociale, ma interpretano con successo alcune necessità del tempo presente. E’ possibile condurre gli studenti alla scoperta di questa realtà a partire da forti agganci con le discipline curricolari: la storia dell’800 e del ‘900; la centralità del lavoro e la responsabilità dello Stato verso l’uguaglianza effettiva dei cittadini all’interno della Costituzione Italiana; la globalizzazione dei mercati e delle informazioni con le problematiche ad essa connesse: disuguaglianze nella distribuzione delle risorse, crisi ambientali, crisi economiche e finanziarie. E’ possibile coinvolgere i docenti curricolari interessati nel percorso didattico, anche offrendo momenti di formazione dedicati. Attraverso attività pratiche e laboratoriali condotte in gruppo, inoltre, gli studenti possono elaborare un progetto per la propria comunità, nell’ambito del volontariato sociale, del consumo consapevole o dell’impresa cooperativa. I progetti elaborati dagli studenti verranno pubblicati sul sito del Progetto ICS Io come Studente e i tre migliori selezionati saranno messi in pratica con il supporto di Unicoop Tirreno.
Obiettivi dei percorsi didattici: fornire agli studenti elementi di conoscenza della storia del movimento cooperativo; fornire agli studenti elementi di conoscenza e di riflessione sul tema del consumo consapevole, in relazione alla tutela dell’ambiente e del territorio, ai diritti del lavoro, alla legalità; illustrare le possibilità offerte dal volontariato sociale per la creazione e il rafforzamento di legami sociali e solidaristici nel territorio; introdurre elementi sulla cooperazione oggi, come forma di impresa responsabile e come possibile occasione di realizzazione professionale futura, con l’ausilio di testimonianze di cooperatori-innovatori; permettere agli studenti di elaborare una proposta/un progetto rivolto al territorio: ad esempio un’idea di impresa cooperativa nel settore di competenza dell’indirizzo scolastico, un’azione di volontariato sociale e di impresa, una campagna di sensibilizzazione sugli stili di consumo, ecc.
Le classi o i gruppi di studenti sono stati coinvolti attraverso i rappresentanti d’istituto e delle Consulte Provinciali degli Studenti e sulla base di un’adesione volontaria e hanno potuto optare fra tre diversi percorsi tematici. (volontariato sociale; consumo consapevole; cooperazione e mutualismo). Il progetto è sostenuto dalla Rete degli Studenti Medi che fornisce sostegno organizzativo. Per lo svolgimento delle attività didattiche sono utilizzati gli spazi dedicati alla partecipazione studentesca: assemblee di istituto e di classe, ore dedicate alle attività studentesche in orario curricolare e/o extracurricolare. Per ogni scuola è stato individuato un docente tutor Il percorso didattico ha un’impostazione incentrata sulla partecipazione attiva degli studenti in attività ludico-laboratoriali. Le attività sono condotte da educatori formati da Unicoop Tirreno e con esperienza pregressa di lavoro nelle scuole.

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Scuola e sociale, premio nazionale a Livorno

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Comune Palazzo CivicoUn altro importante progetto comunale riceve una premio nazionale. Il 26 febbraio 2016 si terrà a Torino, nella Sala Multimediale della Regione Piemonte, la premiazione della 3° Edizione del Premio Persona e Comunità, organizzato a livello nazionale dal Centro Culturale Piemontese. “Tutti Uguali Tutti Diversi”, si è aggiudicato il 2° premio nella sezione Apprendimento e Formazione. Il progetto ed è stato realizzato dal Ciaf (Centro Infanzia Adolescenza e Famiglia) del Comune di Livorno in stretta collaborazione con molte associazioni del territorio: Disabilandia, Autismo Livorno , AIPD Associazione Italiana Persone Down sezione Livorno, AID Associazione Italiana Dislessia sezione Livorno, AIDAI Associazione Italiana Disturbi Attenzione e Iperattività sezione Livorno, ENS Ente Nazionale Sordi, Associazione Comunico e Associazione Sportiva Zenith Onlus.
Il Premio Persona e Comunità si propone di valorizzare e diffondere i migliori progetti a contenuto sociale e formativo realizzati dalle pubbliche amministrazioni e dalle organizzazioni di volontariato, per il miglioramento concreto della qualità della vita, in un’ottica di servizi offerti alla persona e ai cittadini.
La vicesindaca Stella Sorgente commenta così il riconoscimento: ”Una bella soddisfazione per l'Amministrazione Comunale che è lieta di condividere questo ottimo risultato con la rete associativa che ha collaborato con grande impegno alla realizzazione del progetto. Per occuparsi in modo efficace dell'inclusione scolastica serve una sinergia fra Istituzioni e associazioni del territorio, c'è bisogno di una comunità educante che lavori per un fondamentale obiettivo comune”.
Il Progetto “Tutti Uguali Tutti Diversi”, coordinato da Letizia Vai, pedagogista presso il Ciaf del Comune di Livorno, si inserisce all’interno del processo di programmazione per la costituzione del Piano Educativo di Zona, nel quale il settore “Educazione e sport” ha consolidato un partenariato con le associazioni che si occupano di inclusione scolastica e sociale operanti sul territorio livornese, ma presenti anche in ambito regionale e nazionale per costruire insieme, attraverso forme di scambio e collaborazione, risposte e interventi efficaci.

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Il prof Cecchini dal Vespucci agli Usa

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ssscccUn'altra eccellenza livornese sta per essere conosciuta altrove nel globo dopo la professoressa Marianna Daniele, con le sue videochat in collegamento dall’Antartide con scuole dell’intero stivale. Stiamo parlando del professor Michele Cecchini - insieme a Ettore Borzacchini ideatore e conduttore del quindicinale radiofonico Aperte Virgolette e dal 2015 di Saccadé - che sta per sbarcare negli Stati Uniti per presentare il suo secondo romanzo "Per il bene che ti voglio" , ormai giunto alla sua quarta ristampa, per la casa editrice Erasmo.
"Per il bene che ti voglio" è la storia di Antonio Bevilacqua, che negli anni Trenta abbandona il suo paese in Garfagnana - un paese che oggi non esiste più, immerso nel fondo di un lago - e parte per gli Stati Uniti, deciso a intraprendere la carriera di attore nel circuito dei teatri off-Broadway di San Francisco. Qui entra in contatto con l'ambiente artistico raccolto attorno, tra gli altri, a Lawrence Ferlinghetti. Per un periodo Antonio si trasferisce a Hollywood, dove viene scritturato in un film di Chaplin come 'controfigura schermatica'. Sembra dunque avere trovato la sua 'Merica' nel 'muvinpicce': con questa espressione, storpiata dall'inglese 'moving pictures', Antonio indica il cinema. Lui e tutti gli altri Dagos parlano infatti una strana lingua, l'italiese, una goffa eppure poetica commistione di italiano e inglese, che racconta il tentativo di integrarsi in una realtà tanto diversa da quella di origine. Per questo intreccio narrativo e linguistico con l’America il professor Cecchini è stato invitato
dall'Università di Toronto per tenere il 17 marzo una “Goggio Lecture”.
Poi sarà la volta di San Francisco, per un incontro presso l'Istituto di Cultura Italiana, il 22 marzo.
In occasione di questo viaggio, sarà attivo sul sito www.michelececchini.it una sezione denominata Diario di Mercia: si tratta di un blog concepito come diario di viaggio, all'interno del quale verranno via via pubblicate immagini dei luoghi attraversati, riflessioni a margine degli eventi, resoconti degli incontri con le comunità italo americane e altri racconti.

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Il mondo della scuola contro il comitato di valutazione

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IL LICEO SCIENTIFICO FEDERIGO ENRIQUES.Continua nelle scuole la mobilitazione contro il Comitato di valutazione, organismo istituito dalla controriforma di Renzi e finalizzato a premiare economicamente il merito per i docenti. Attenzione: non il lavoro svolto in termini di tempo e di attività concrete e verificabili, ma il “merito”, che sarà riconosciuto ad una ristretta cerchia di docenti ritenuti meritevoli. Attorno a questa “novità” è cresciuta una comprensibile opposizione: gli investimenti nel settore scuola sono complessivamente abbattuti non consentendo l'effettiva retribuzione del lavoro svolto in orario extracurricolare, il contratto è bloccato da quasi 10 anni, come pure la progressione di carriera, i fondi per la sicurezza e la manutenzione delle scuole sono praticamente azzerati. Da una parte si taglia, non riconoscendo quanto dovuto, dall'altra si trovano soldi per istituire premi di un non meglio precisato “merito”.
Da qui la protesta contro il Comitato di valutazione, organismo preposto al riconoscimento dei meritevoli, eterogeneamente composto da dirigenti scolastici, docenti, genitori e, nelle scuole superiori, studenti. Anche a Livorno alcuni istituti si sono opposti alla costituzione di un organismo che punta solo a dividere e a creare gerarchia. Al Buontalenti-Cappellini-Orlando il collegio dei docenti non ha espresso candidature e l'organismo è risultato composto solo in sede di consiglio d'istituto. Nessun docente per il comitato di valutazione nemmeno dal collegio del circolo didattico Lambruschini.
Al liceo scientifico Cecioni il collegio docenti ha rifiutato di fornire candidature esprimendo critiche articolate al comitato di valutazione in una mozione che è stata votata dalla maggioranza dei docenti.
Particolare la situazione al liceo Enriques, dove il Comitato di valutazione non si è composto né in sede di collegio docenti, che ha rifiutato di esprimere candidature, né in sede di Consiglio d'Istituto, dove docenti e studenti non hanno espresso candidature ed hanno respinto l'unica candidatura presentata da un genitore. Dai due maggiori licei cittadini, oltre che da altre scuole, è dunque arrivato un segnale importante di critica ad uno dei punti nodali della buona scuola di Renzi.

Di seguito riportiamo la mozione del liceo scientifico Enriques, che è stata approvata con larghissima maggioranza - Il Collegio dei docenti del Liceo Enriques di Livorno considerando che:
- il Comitato di valutazione previsto dalla legge 107/2015 è organismo a composizione eterogenea (Dirigente, docenti, genitori, studenti, componente esterno) che interviene su materia quale l'erogazione di salario accessorio (materia che da contratto è ordinariamente demandata alla contrattazione integrativa) con evidenti incongruenze attualmente al vaglio degli uffici legali di molte OOSS;
- la legge 107/15 dispone la costituzione del Comitato di valutazione in via sperimentale, riservandosi di emanare criteri nazionali di riconoscimento del merito entro il 2018 (L.107/15 c.130);
- Il Comitato di valutazione previsto dall legge 107/2015 introduce un dispositivo che può condizionare l'atttività didattica, inducendola all'adattamento a criteri stabiliti da un organismo eterogeneo, riducendo di fatto l'autonomia di programmazione didattica sia del Collegio docenti che dei singoli Consigli di classe. Il comitato quindi decide di non nominare la componente docenti per il Comitato di valutazione preposto all’ individuazione di criteri per il riconoscimento del merito; di nominare la componente docenti del suddetto Comitato solo nella fase finale dell'anno scolastico, allo scopo esclusivo di procedere alla valutazione dell'anno di prova dei neoimmessi in ruolo.

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Scuola ed educazione. Giannini: “Adolescenti, una fragilità da proteggere”

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image-01-03-16-08-21di  Rachele Mainardi

Terzo incontro organizzato dall’Anppia e dal Cidi nell’ambito del progetto “I mezzi mediatici strumento di apprendimento o manipolazione? Dalla Prima Guerra Mondiale ad oggi per un percorso di pace. Protagonista dell'evento, il professor Lamberto Giannini con una conferenza sul tema “Adolescenti manipolati o manipolatori? Di fronte ai nuovi alfabeti della società liquida.” Un problema educativo di strettissima attualità che il professor Giannini ha affrontato tracciando le premesse storiche e socio-culturali. Al centro dell’incontro prevaleva la tematica del disorientamento adolescenziale. Un disorientamento che in realtà costituisce un inedito storico in un contesto quale quello che la società che Bauman ha definito “liquida” in un sfondo altrettanto confuso e disorientante. Un disorientamento che provoca una sorta di corto circuito nelle relazioni tra adolescenti, educatori e genitori. L’adolescente odierno è stato definito “più morbido”, meno ribelle ed esplosivo rispetto alle generazioni di adolescenti uscite dal ’68. E certamente il ’68 ha costruito uno spartiacque da cui si è sviluppata una rivoluzione culturale nella quale la famiglia, le sue relazioni al proprio interno e più in generale il principio di autorità, sono state oggetto di profonde trasformazioni.
Tutto questo processo culturale, che ha rivoluzionato i rapporti relazionali all’interno del contesto familiare passando da relazioni di tipo etico-normativo a relazioni “affettive”, si è accompagnato da un vertiginoso sviluppo tecnologico e da un’accelerazione del processo di globalizzazione che il ’68 aveva contribuito a diffondersi. Se la generazione degli adolescenti sessantottini poteva tuttavia godere di uno sfondo fatto di maggiori sicurezze sociali, non altrettanto è possibile riconoscere a questa nuova generazione di adolescenti.

"Infatti - afferma Giannini - per la prima volta la generazione dei figli ha aspettative migliori di quelle dei padri. Questo fatto crea ansietà tanto sugli adolescenti tanto sui genitori e uno cambiamento anche rispetto a certe sollecitazioni educative. Per esempio spronare il ragazzo a studiare di più per avere un buon lavoro alla fine del percorso scolastico facilmente non corrisponde a verità. Un altro elemento di complicazione del rapporto educativo deriva dalla diffusione dei social network. Se la manipolazione proveniente dall’esterno sull’adolescente è facilmente documentabile e dimostrabile, più complesso è il tentativo dell’adolescente di manipolazione che lui stesso mette in atto attraverso l’uso di questi mezzi. Tentativo comprensibile in quanto, sempre per la prima volta, il ragazzo lascia una traccia del proprio operare e del proprio pensare che rimane impressa indelebilmente sul mezzo di comunicazione".
La soluzione prospettata dal professor Giannini rispetto a queste problematiche complesse consiste soprattutto in un atteggiamento intellettualmente ed emotivamente elastico dei rapporti tra educatori e adolescenti, capace di agire tempestivamente sulle situazioni di difficoltà che si creano non tanto con metodi repressivi quanto con la capacità di incidere sulle ragioni che determinano certi atteggiamenti palesemente sbagliati. Ciò è possibile se si è capaci di amare il proprio ruolo di educatore, convinti di trasmettere valori autentici che non rappresentano solamente il docente ma le istituzioni che rappresenta. E soprattutto di amare questi ragazzi “fragili”, perché la fragilità accompagna sempre qualcosa di prezioso.

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Addio Marcello Lasi, il ricordo di Marco Cannito

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E’morto Marcello Lasi, mitico maestro delle scuole Thouar nelle quali si è speso per tanti anni per i suoi allievi; conosciuto esponente del C.U. H. nel quale ha svolto il suo volontariato decennale; impegnato duramente a difesa dei portatori di handicap e dei malati di Alzheimer. Lo ricordo nelle battaglie comuni quando ero coordinatore della Consulta del volontariato sociale e dell’handicap che costituimmo dal basso con una quarantina di Associazioni. Sono sicuro che tanti vorranno unirsi a questo dolore e ricordare i meriti che ha avuto per la Città.
Marco Cannito

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I ragazzi “liquidi” del prof Giannini. La conferenza

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Giannini (1)di Rachele Mainardi

Il terzo incontro organizzato dall'Anppia e dal Cidi nell’ambito del progetto “I mezzi mediatici strumento di apprendimento o manipolazione? Dalla Prima Guerra Mondiale ad oggi per un percorso di pace” ha visto protagonista il professor Lamberto Giannini con una conferenza sul tema “Adolescenti manipolati o manipolatori? Di fronte ai nuovi alfabeti della società liquida”. Un problema educativo di strettissima attualità che il docente ha affrontato tracciando le premesse storiche e socio-culturali. Al centro dell’incontro la tematiche del disorientamento adolescenziale. Un disorientamento che in realtà costituisce un inedito storico in un contesto quale quello che la società che Bauman ha definito “liquida” in un sfondo altrettanto confuso e disorientante. Un disorientamento che provoca una sorta di corto circuito nelle relazioni tra adolescenti, educatori e genitori. L’adolescente odierno è stato definito “più morbido”, meno ribelle ed esplosivo rispetto alle generazioni di adolescenti uscite dal ’68. E certamente il ’68 ha costruito uno spartiacque da cui si è sviluppata una rivoluzione culturale nella quale la famiglia, le sue relazioni al proprio interno e più in generale il principio di autorità, sono state oggetto di profonde trasformazioni. Tutto questo processo culturale, che ha rivoluzionato i rapporti relazionali all’interno del contesto familiare passando da relazioni di tipo etico-normativo a relazioni “affettive”, si è accompagnato da un vertiginoso sviluppo tecnologico e da un’accelerazione del processo di globalizzazione. Se la generazione degli "adolescenti sessantottini" poteva tuttavia godere di uno sfondo fatto di maggiori sicurezze sociali, non altrettanto è possibile riconoscere a questa nuova generazione di adolescenti. Infatti, afferma Giannini, per la prima volta la generazione dei figli ha aspettative migliori di quelle dei padri. Questo fatto crea ansietà tanto sugli adolescenti tanto sui genitori e un cambiamento anche rispetto a certe sollecitazioni educative: per esempio, spiega il professor Giannini, spronare il ragazzo a studiare di più per avere un buon lavoro alla fine del percorso scolastico facilmente non corrisponde a verità. Un altro elemento di complicazione del rapporto educativo deriva dalla diffusione dei social network. Se la manipolazione proveniente dall’esterno sull’adolescente è facilmente documentabile, più complesso è il tentativo dell’adolescente di manipolazione che lui stesso mette in atto attraverso l’uso di questi mezzi. Tentativo comprensibile in quanto il ragazzo lascia una traccia del proprio operare e del proprio pensare che rimane impressa indelebilmente sul mezzo di comunicazione. La soluzione prospettata dal professor Giannini rispetto a queste problematiche complesse consiste soprattutto in un atteggiamento intellettualmente  ed emotivamente elastico dei rapporti tra educatori e adolescenti, capace di agire tempestivamente sulle situazioni di difficoltà che si creano non tanto con metodi repressivi quanto con la capacità di incidere sulle ragioni che determinano certi atteggiamenti palesemente sbagliati. Ciò è possibile se si è capaci di amare il proprio ruolo di educatore, convinti di trasmettere valori autentici che non rappresentano solamente il docente ma le istituzioni che rappresenta. E soprattutto di amare questi ragazzi “fragili”, perché la fragilità accompagna sempre qualcosa di prezioso.

 

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Gli alunni del Cecioni al convegno sul Mediterraneo

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ssscLe classi IVC e VB del Liceo Scienze umane del Liceo Cecioni hanno partecipato al convegno "Le città hanno un'anima: identità e cambiamento nel Mediterraneo", organizzato alla Goldonetta dalla Comunità di Sant'Egidio. Per gli studenti una significativa riflessione tra storia ed attualità grazie anche alla testimonianza di uomini e donne che, pur provenienti da diverse aree del Mediterraneo, sono tutte accomunate dall'impegno per la convivenza ed il pluralismo, con uno sguardo al futuro sulle opportunità che si aprono e sulle difficoltà che si vivono

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Il Vespucci capofila del “Laboratorio didattico” di Anap Livorno

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Davide CavalliNell’ambito dell’Alternanza Scuola-Lavoro l’Associazione ANAP sede di Livorno guidata dall’imprenditore Davide Cavalli ha siglato un’importante partnership con l’Istituto Tecnico Commerciale A. Vespucci. Ciò consentirà di integrare e ampliare la didattica tradizionale con i corsi di abilitazione per amministratore di condominio.

Attraverso lo studio, la ricerca e l’esperienza sul campo sarà possibile per gli studenti delle quinte classi acquisire le basi per gestire un immobile e amministrare i condòmini.

Il progetto realizzato in collaborazione con Apige Smart e Apige Lab avrà inizio nelle giornate del 14 e 16 marzo prossimi per poi riprendere l’11 aprile presso i locali di Livorno in via Guarini 92 aula B dalle 8.30 alle 13.00.

Con l’ausilio di docenti ed esperti i giovani saranno introdotti all’utilizzo del programma gestionale di contabilità CedHouse Suite.

A fine corso sarà rilasciato un attestato di frequenza a cui poi seguirà una verifica finale. Questa esperienza potrà essere utile alla stregua di uno “stage” per la tesina.

La formazione promossa dall’Associazione nazionale degli amministratori professionisti proseguirà tutto l’anno, in particolare nel mese di ottobre con un nuovo percorso rivolto alle terze classi del Vespucci secondo le modalità dell'impresa formativa previste dall'alternanza Scuola/Lavoro di cui al decreto legislativo 15/4/05 n 77.

Soddisfatto il coordinatore ANAP Livorno Sig. Cavalli che afferma:

“L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di arricchire l’offerta didattica tradizionale integrando competenze dal taglio più imprenditoriale orientato a far conoscere la materia condominiale. Il percorso formativo avrà l'obiettivo di arricchire la preparazione dei ragazzi, con l'acquisizione di competenze direttamente spendibili sul mercato del lavoro.  Mi riempie di orgoglio pensare che dal prossimo anno i corsi diventeranno permanenti della didattica”.

L’attenzione per la professione del gestore di immobili - sbocco preferenziale soprattutto per Istituti quali Geometra e Ragioneria -  sta crescendo un po’ in tutta Italia e in particolare in Toscana grazie anche alle già consolidate sedi ANAP di Pisa e Firenze.

In futuro anche le scuole metteranno a disposizione le proprie aule didattiche ormai dotate di strumenti 2.0 e adeguate per garantire una formazione che non sia solo libresca.

 

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Vespucci, 40 alunni in…M.E.T.R.O.

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WP_20160311_005Sono stati 40 gli alunni dell’IIS VESPUCCI-COLOMBO che hanno preso parte a M.E.T.R.O., Moving in Europe for Training and Real Opportunities, il Progetto di mobilità studenti rientrante nell’ Erasmus Plus e finanziato dall’Unione Europea, per fare esperienza lavorativa all’estero .
40 studenti del settore tecnico e del settore professionale dell’istituto che hanno soggiornato per cinque settimane in una delle destinazioni previste: Derry e Belfast in Irlanda del Nord, Valencia in Spagna e Cipro ospiti in famiglie , fuorchè a Cipro in cui erano sistemati in appartamenti. Durante il soggiorno all’estero gli alunni hanno frequentato un corso di lingua per rinforzare le loro conoscenze ed hanno effettuato uno stage lavorativo in luoghi selezionati in base ai loro corsi di studio – così gli operatori del benessere del Colombo hanno lavorato in saloni per estetica e parrucchieri, i tecnici di logistica nell’ambito portuale e di spedizionieri, gli amministrativi in uffici di vari enti e associazioni.
Partner anche quest’anno del progetto è stata l’Accademia Europea di Firenze insieme ai partner locali ,presenti alla cerimonia conclusiva di oggi nelle persone della vicepresidente della Spedimar Sandra Verugi e di Barbara Bonciani ,responsabile per progettazione e la formazione dell’Autorità Portuale, insieme alle autorità rappresentate dalla vicesindaco Stella Sorgente, e da Luca Lischi, della segreteria dell’Assessore Regionale Cristina Grieco, oggi assente per motivi lavorativi.
La giornata conclusiva ha visto la presentazione, da parte degli alunni partecipanti, delle varie destinazioni e delle attività lavorative svolte – a seguire la prof. Gloria Fanigliulo, funzione strumentale per l’internazionalizzazione, ha presentato il nuovo progetto per il prossimo anno scolastico, dal titolo Work and Travel, con cui la scuola parteciperà di nuovo alle selezioni europee – infine la prof Elena Lorenzini ha presentato il progetto, svolto in collaborazione con Telegranducato, dal titolo TgScuola, presentando la redazione giornalistica dell’istituto.
Al termine della mattina gli alunni hanno ottenuto l’ Europass e la certificazione delle competenza Ecvet, secondo il quadro di qualificazione europeo, ovverosia gli attestati delle competenze raggiunte, compilati dalle aziende, enti, uffici nei quali hanno lavorato, tutti documenti spendibili a livello professionale e riconosciuti a livello internazionale.
Grande soddisfazione per il progetto è stata espressa dal Dirìgente, Prof, Simonetta Costagliola e dalle autorità che si sono complimentate con l’istituto per quanto si adopera a promuovere la cultura della mobilità e della multiculturalità con gli studenti, dando loro concrete possibilità di fare esperienze formative, culturali e professionali all’estero.

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Riforma della Scuola. Licei Coreutici in rivolta

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Salve. Sono Carlotta, studentessa presso il Liceo Coreutico di Livorno (liceo che mira alla formazione dei ballerini). Dal 22 febbraio è entrata in vigore la nuova legge di riforma del sistema scolastico (n. 107/2015). Questa nuova legge, che dovrebbe ipoteticamente migliorare il sistema scolastico (perché chiamarla “Buona scuola” sennò?), in realtà, altro non fa che penalizzare il percorso di studi degli allievi. Secondo il principio della “revisione” e “razionalizzazione” messo in atto dal Ministero, la Storia della Danza, principale disciplina di indirizzo di ordine teorico-storico-umanistico di questo liceo – e a cui altri Paesi del mondo riconoscono una propria dignità scientifica di livello superiore – non ha una sua classe di concorso specifica ed è stata accorpata all’interno di quelle riservate ai docenti delle tecniche della danza (classica e contemporanea), che invece sono di ordine nettamente pratico e laboratoriale. Inoltre è stata aperta la possibilità di insegnare sia le tecniche che il repertorio (“laboratorio coreografico”) anche ai diplomati del corso di Composizione coreografica, il cui piano di studi non prevede alcuna delle discipline specifiche per le docenze nei licei e la cui impostazione verte prettamente sulla composizione contemporanea.
Come se non bastasse, ai pianisti accompagnatori sono state eliminate le ore di accompagnamento alle lezioni di tecnica della danza, limitandole ai soli laboratori coreutici e coreografici. Le conseguenze saranno drastiche nel caso in cui vengano selezionati docenti con nessun tipo di competenza nelle materie che sono sul piano principale del nostro percorso di studi.
L’Italia, ha nuovamente mostrato quanto le arti siano sminuite nel nostro Paese. Non siamo in tanti, ma meritiamo comunque un’istruzione completa.
“Prendete l’arte ma non mettetela da parte”. Gli studenti questa volta non rimarranno in silenzio.

Per maggiori informazioni: http://www.danzaeffebi.com/danza-work/riforma-classi-di-concorso-docenti-dei-licei-coreutici-rivolta/

http://m.orizzontescuola.it/news/riforma-delle-classi-concorso-penalizza-licei-coreutici-lettera

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Con “Coltiva il tuo sogno”, in palio una stampante 3D

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I materiali didattici per le scuoleRitorna in campo nelle scuole di Livorno “Coltiva il Tuo Sogno”, l’iniziativa promossa da ING Bank che da 8 anni si rivolge ai bambini delle scuole elementari per educarli - attraverso un approccio creativo e proattivo - a gestire al meglio le risorse a disposizione (denaro, tempo, ambiente/natura) per realizzare i propri sogni e raggiungere un obiettivo pianificando i passi da svolgere.  Anche quest’anno la provincia di Livorno ha accolto l’iniziativa con entusiasmo: sono 9 gli istituiti che hanno fatto richiesta e ricevuto il kit didattico 2015/2016, riconoscendo nel progetto un valido supporto. Nel corso degli anni Coltiva il tuo sogno ha coinvolto oltre 12 mila scuole in tutta Italia.
Anche quest’anno al focus sul risparmio si accompagnano materiali e attività volti a sviluppare la capacità di un uso integrato di strumenti analogici e digitali e di un utilizzo consapevole della Rete internet. Il progetto aiuta anche a potenziare il pensiero computazionale e a sviluppare le competenze digitali oggi indispensabili per il successo formativo futuro. Servendosi con competenza e creatività di tutti gli strumenti disponibili (digitali e analogici), i bambini apprenderanno più facilmente quanto è importante l’uso consapevole delle risorse ambientali, del denaro e del tempo.
Il metodo educativo proposto stimola il pensiero creativo dei bambini perché possano sviluppare un’identità consapevole, aperta ai cambiamenti, alle discontinuità e alle opportunità digitali. Il progetto offre alle classi di Scuola Primaria un kit di materiali e il concorso educativo “Amici di risparmio” che mette in palio per la scuola vincitrice una stampante 3D.
Le scuole coinvolte hanno richiesto e ricevuto un kit didattico gratuito contenente una guida per l’insegnante con suggerimenti di laboratori e percorsi progettuali dedicati al risparmio di tempo, denaro e risorse ambientali e all’uso creativo del digitale. In ogni kit didattico inoltre le classi hanno a disposizione un poster gioco interattivo per confrontarsi con comportamenti corretti di risparmio, una copia per ogni studente dell’album gioco “Il mondo che vorrei” per parlare di risparmio giocando anche in famiglia e 25 fogli adesivi con i personaggi di Coltiva il tuo Sogno.
Sul sito www.coltivailtuosogno.it docenti e genitori possono scaricare i materiali didattici e i più piccoli potranno cimentarsi in giochi interattivi che stimolano la creatività in compagnia dei simpatici personaggi animati che accompagnano le classi nel percorso didattico.
Anche per il 2016 Coltiva il tuo Sogno sarà legato a Unicef, grazie ad una partnership che dal 2005 ha già garantito l’istruzione primaria ad oltre un milione di bambini e ragazzi in Paesi in via di sviluppo come India, Etiopia e Zambia. Le scuole avranno modo di contribuire all’iniziativa: per ogni classe che parteciperà al contest “Amici di risparmio” ING si impegna a versare un contributo a UNICEF per assicurare la formazione scolastica ai giovani meno fortunati. Alle classi è richiesto di realizzare un progetto di risparmio propositivo. In palio una stampante 3D per la scuola con il relativo corso di formazione all’uso.

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Dall’Antartide alle scuole Micali

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antartDopo Padova e La Spezia mattinata polare alle scuole Micali di via Marradi – la professoressa Marianna Daniele continua con la sua opera di divulgazione scientifica fra gli studenti di tutta Italia e di Livorno.

Lo splendido clima primaverile che ha iniziato ad affacciarsi in questo inizio di settimana ha creato un singolare contrasto con il tema polare affrontato oggi alle scuola Micali di via Marradi.

Le classi prima C, seconda C e terza F hanno infatti ospitato la prof.ssa Marianna Daniele, docente "polare" dell'Istituto Vespucci di Livorno per una giornata dedicata alla conoscenza dell'ambiente antartico. Per gli alunni più piccoli è stata un'opportunità di vera scoperta di questo continente e delle tematiche di ricerca scientifiche portate avanti dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. Per gli alunni di terza, invece, è stata l'occasione per concludere un percorso cominciato ben prima della partecipazione della docente livornese alla XXXI Spedizione Italiana, con lezioni e lavori di approfondimento che hanno trattato numerosi ambiti scientifici. Alcuni dei lavori degli alunni della classe terza F sono pubblicati nel blog www.vespucciantartide.vespucci.got.it/ilavorideglialunni

L'evento è stato organizzato grazie alla collaborazione delle prof.sse Loi, Sponzilli e Pasquini dell'Istituto Micali.

 

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Da Livorno a La Spezia, ancora incontri della prof. Daniele

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IMG-20160318-WA0001La professoressa Marianna Daniele prosegue il giro di conferenze nelle scuole italiane che, dopo averla contattata via Skype o attraverso il blog mentre si trovava in Antartide, la invitano per sentire dalla sua voce e attraverso le sue immagini, il resoconto della ricerca sui cambiamenti climatici. Antartide, dunque, fra avventura, ricerca scientifica ed immersioni...
Questi alcuni dei temi dell'incontro svoltosi oggi presso l'Istituto Comprensivo di Vezzano Ligure. Le classi terze A, B e C hanno  accolto Marianna Daniele e Tommaso Pischedda  tornati di recente dal continente antartico dove hanno preso parte alla XXXI Spedizione Italiana. La prima, docente "polare" dell'Istituto Tecnico Economico "A.  Vespucci" di Livorno, porta avanti da due anni un progetto di divulgazione sulle regioni polari; il secondo, Capo di 1^cl. Palombaro  del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare, ha curato l'istallazione di apparecchiature subacquee per diversi progetti di biologia marina in corso nella Baia di Terranova.
Le domande degli alunni sono state moltissime ed hanno spaziato da curiosità circa l'organizzazione logistica della Spedizione fino a quesiti inerenti la storia, la geologia e la fauna caratteristiche  del continente antartico.
L'incontro si inserisce in un percorso cominciato ben prima dell'inizio della XXXI Spedizione, con lezioni, video collegamenti con la base italiana Mario Zucchelli e lavori di approfondimento degli alunni che presto verranno pubblicati sul blog curato dalla docente livornese:www.vespucciantartide.vespucci.got.it/ilavorideglialunni.
L'evento è stato organizzato grazie alla collaborazione delle prof.sse
Manuela Rossinelli
MANUELA MAGGIANI
FREANCESCA Ferdeghini della scuola di Vezzano, col patrocinio del PNRA.

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A scuola con la Guardia di Finanza

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gdfPresso gli istituti scolastici dei Comuni di Livorno, Portoferraio, Cecina, Rosignano Marittimo, Campiglia Marittima e Suvereto, previe intese con i responsabili degli Uffici Scolastici, sono stati avviati, dallo scorso mese di febbraio, incontri tra le Fiamme Gialle e gli studenti per parlare di “cultura della legalità economica”.

L’iniziativa – che, allo stato, ha già visto la partecipazione di circa 630 discenti e che avrà corso sino al 30 aprile p.v. - trae origine da un Protocollo d’intesa tra il Comando Generale della Guardia di Finanza ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, finalizzato a promuovere, nell’ambito dell’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”, un programma di attività a favore degli studenti della scuola primaria e secondaria.

Gli incontri, della durata di circa due ore, sono tenuti da Ufficiali superiori ed inferiori, questi ultimi spesso giovani Comandanti di Reparto, i quali, anche portando la propria, diretta testimonianza operativa “sul campo”, mirano a coinvolgere gli studenti su riflessioni volte a far maturare la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento al contrasto dell’evasione fiscale, dello sperpero di risorse pubbliche, della contraffazione, delle violazioni dei diritti d’autore, degli illeciti in materia di sostanze stupefacenti ed, in generale, di ogni forma di criminalità economico-finanziaria.

Nel corso degli incontri, vengono, talora, proiettate slides e video e viene distribuito materiale divulgativo.

Di concerto con il predetto Dicastero, è stato così sviluppato il progetto denominato “Educazione alla legalità economica”, giunto ormai alla quarta edizione, che, anche per l’anno scolastico 2015/2016, prevede l’organizzazione, a livello nazionale, di incontri presso le scuole orientati a:

-    creare e diffondere il concetto di “sicurezza economica e finanziaria”;

-    affermare il messaggio della “convenienza” della legalità economico-finanziaria;

-    stimolare nei giovani una maggiore consapevolezza del delicato ruolo rivestito dal Corpo, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, di cui tutela il bene fondamentale delle libertà economiche.

All’iniziativa è abbinato un concorso, denominato “Insieme per la legalità”, che ha lo scopo di sensibilizzare i giovani, tramite il coinvolgimento delle scuole, al valore civile ed educativo della legalità economica nonché delle attività svolte dal Corpo in tali settori, favorendo la loro espressione libera, creativa e spontanea sulla tematica, attraverso la rappresentazione grafica - pittorica e la produzione video - fotografica.

 

 

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Una poesia anti-bullismo. Ministro premia 19enne

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DAVIDE VICARIDavide Vicari è lo studente diciannovenne dell'istituto Vespucci che ha vinto un premio, grazie alla sua poesia "Maceria", al concorso nazionale indetto dal Rotary Club e intitolato "Bullismo cyberbullismo, quali cause, il come e il perché...". Per partecipare al concorso bisognava presentare un elaborato scritto, del tipo tema o saggio breve, una foto o un video che avesse come argomento proprio il bullismo. Davide, nonostante non fosse stato indetto un premio apposito per la tipologia del testo poetico, ha deciso di scrivere una poesia e provare a partecipare comunque a questa "gara", e...ha avuto ragione.
La poesia è piaciuta talmente tanto che è stato istituito un premio speciale per la stessa. Venerdì 18 marzo si è quindi tenuta a Roma, nella sala d'onore del Comando Generale della Guardia di Finanza, la premiazione dei testi vincitori, tra i quali appunto figurava la poesia dello studente livornese. Era stata annunciata da subito la presenza del ministro dell'istruzione Stefania Giannini, che però non è potuta essere presente ma che ha mandato una lettera con la quale si congratulava con i ragazzi partecipanti e e con quelli premiati.Ecco la poesia "Maceria", vincitrice del premio,  e in seguito qualche precisazione in più da parte di Davide, l'autore.

8631_10208733591154610_7535353923846214426_n“Maceria”

Un giorno mi svegliai

ed ero forse un po’ diversa,

non ci riflettei mai,

ma la verità era emersa.

Settanta kili a 16 anni

e tutte a sparlar di me,

mentre io finivo in lacrime

e mi creavo danni.

Cinquanta kili a 17 anni.

Meno venti e sorridevo,

ma il pericolo non conoscevo.

Mi preoccupavo di quei tiranni.

 

A diciotto ero quaranta,

le loro voci rimbombanti

sul corpo mio riguardanti,

e l’anima mia era affranta.

 

A diciannove… Non c’ero più.

Non mi salvò l’acqua santa

povera madre, adesso canta.

Dalla finestra mi lanciai giù.

 

Loro mi hanno uccisa

con la loro Cattiveria,

mi chiamavano “maceria”,

da tutti sempre e sol derisa.

 

Ma adesso riflettete

solo voi potete farlo,

io uccisa per quel tarlo

a cui peso voi darete.

 

Non piangete per il fatto,

anzi pensatemi soltanto

il giorno in cui mi sarete accanto.

Ma non replicate mai il loro atto.
9205_10208733591474618_4965484393615833156_nCos'è che ti ha spinto a partecipare a questo concorso di livello nazionale?
"Innanzitutto la proposta è arrivata dalla mia professoressa di diritto che si occupa di tutte le questioni riguardanti l'etica e la legalità all'interno della scuola. Io, quindi, ho deciso di partecipare perché ritenevo il tema del concorso particolarmente interessante dato il suo peso nella società attuale".
Come mai hai scelto proprio questo tipo di elaborato, cioè una poesia?
"Ho scelto questo tipo di elaborato perché, secondo me, la poesia può arrivare alle persone in maniera diretta, in modo semplice ma incisivo. Inoltre la mia passione per la poesia si è sviluppata anche grazie agli insegnamenti del mio professore di storia e letteratura italiana che, in questi anni, mi ha dato degli spunti riflessivi su ogni tipologia di argomento".
 L'argomento della poesia è particolarmente attuale e nello stesso tempo specifico, come è nata l'idea?
"Nella società attuale si verificano sempre più di frequente fenomeni di bullismo e maltrattamento verso i ragazzi per il loro aspetto fisico. Questo è fomentato dai mass media che incitano al culto della bellezza e della perfezione dell'individuo con delle tipologie corporee standard mentre, secondo me, la bellezza del mondo sta proprio nella non omogeneità fisica delle persone ed io con la mia poesia ho voluto lanciare proprio tale messaggio".

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Con la Polizia Provinciale alla scoperta delle sorgenti del Morra

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L'ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE GALILEO GALILEILa classe 3 A Biotecnologie Ambientali dell’Itis “Galileo Galilei”, accompagnata dai docenti Prof.ssa Rossella Lombardo e Prof. Leonardo Lo Frano, sotto la guida della Polizia Provinciale, nella persona del Vice Comandante Rossano Del Rio e dei suoi assistenti, ha esplorato il bosco che da Colognole conduce, lungo i sentieri CAI, alle sorgenti del fiume Morra nella mattinata del 31 marzo. Il percorso di natura storico-naturalistico, ha dato modo agli studenti di apprendere come l’acqua del Morra sia captata per essere trasformata in acqua di rete dall’azienda municipalizzata per i servizi delle acque , ASA, servendosi ancora dell’acquedotto leopoldino costruito alla fine del 1700; inoltre sono state date preziose indicazioni sull’ecosistema boschivo evidenziando le differenze tra condizioni di equilibrio e alterazioni sia di natura endogena(azione dei cinghiali e di organismi fitopatogeni) sia da impatto antropico (discarica abusiva). Per l’occasione è stato anche possibile apprezzare i diversi cinguettii di passeracei autoctoni, dalle cui modulazioni è stato possibile apprendere nozioni sulle loro abitudini.

A conclusione del percorso gli studenti hanno effettuato dei prelievi delle acque del Morra per analizzarle in laboratorio ed individuare, eventualmente, microrganismi inquinanti di origine tellurica e/o fecale.

I docenti e gli studenti ringraziano il comandante della Polizia Provinciale, Dott. Trusendi, per la realizzazione di questa esperienza.

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