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Gli studenti dell’Iti per il Linux day

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Sabato 28 ottobre gli studenti dell’Itis “G. Galilei” ed i loro professori hanno partecipato al Linux Day. A mettersi alla prova con questo tipo di software, versatile ed innovativo, sono stati, questa volta, alcuni alunni di quinta dell’indirizzo Elettronica e Robotica che, accompagnati dal docente Gabriele Volpi, hanno relazionato su due progetti sviluppati durante l’alternanza scuola lavoro. Alessandro Fiorini, Federico Cheli, Simone Iannicello della 5A hanno presentato un robot per effettuare ricerche di idrocarburi in mare, mentre Francesco Meucci e Matteo Abitabile della 5B hanno relazionato su un dispositivo di controllo tramite SMS delle prestazioni di un impianto fotovoltaico. Come in altre occasioni, anche questa volta gli studenti dell’Itis “Galilei” si sono fatti portavoce della molteplicità di interessi e sperimentazioni studiate all’interno dell’istituto.

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Il poster della pace è quello di Nansy

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Come percepiscono gli studenti delle medie il mondo attuale? Cosa pensano del valore della pace? È per capire questo che il Lions Club Livorno Host, ha deciso di invitare gli alunni degli istituti secondari di primo grado cittadini a rappresentare con un disegno il proprio modo di vedere un tema così importante. Il concorso, intitolato non a caso “Un poster per la pace” e che ha visto la partecipazione di molti ragazzi, è stato vinto da Nansy Batali, della classe III A della scuola media “Borsi”. Il disegno è stato scelto per la sua tecnica e la sua ispirazione: un mondo quasi in esplosione. La cerimonia di premiazione si è svolta alle Borsi, presenti con la dirigente Maria Giusti la presidente del Lions Club Patrizia Lensi, la responsabile del progetto Rita Rosalba De Tommasi e Katia Alicante, docente di arte e immagine della scuola, che ha assistito i ragazzi impegnati nel concorso.
La vincitrice Nansy Batali, con la sua opera, potrà  ora partecipare alla fase regionale della competizione per il miglior poster, se si qualificherà potrebbe più avanti prendere parte alla selezioni a livello nazionale e internazionale.

 

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“Scuola Oji” fa tappa a Livorno, e insegna l’imprenditoria giovanile

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E' stato il Liceo Artistico "Colombo" di Livorno a partecipare con gli alunni delle classi terze, quarte e quinte alla prima tappa nazionale del progetto "Scuola Oji" sul tema dell'imprenditoria giovanile, partito ufficialmente lunedì 6 novembre con un incontro nei locali scolastici.

Oji è il marchio di abbigliamento che prende il nome del cane di famiglia di Simone e Veronica De Luca, due giovani fratelli pratesi, che hanno trasformato la produzione di magliette per divertimento in un brand esportato in tutto il mondo, seguendo una ricetta a base di creatività, calcio e passione. Ci sono infatti testimonial d'eccezione del mondo dello sport come Leonardo Pavoletti, Gigio Donnarumma e Gianluca Di Marzio, accompagnati da personalità dello spettacolo come Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti e Giorgio Panariello.

Proprio l'essere riusciti a realizzare questo sogno ha spinto Simone e Veronica ad andare in giro per le scuole d'Italia per raccontare la loro esprienza. Il progetto "Scuola Oji" si pone come obiettivo quello di confrontarsi con gli studenti su temi come l'ambizione positiva, l'imprenditoria giovanile, la creatività e l'utilizzo dei social nel mondo del lavoro. L'iniziativa si avvale anche dell'importante collaborazione con l'associazione Autismo Livorno, di cui alcuni membri erano presenti all'incontro al Colombo. "Nei giovani deve emergere il coraggio di realizzare i propri sogni - hanno commentato i fratelli De Luca - e noi mettiamo a disposizione la nostra azienda per far sì che i ragazzi possano crescere, conoscerci e collaborare. Da Livorno, infatti, i ragazzi delle classi 3B e 3 C del Liceo Artistico Colombo, coordinati dalle professoresse Michela Castaldo e Roberta Piscopia, attraverso un percorso di alternanza scuola-lavoro proporranno dei disegni che potranno diventare delle nuove linee da esporre al Pitti Uomo e al Pitti Bimbo".

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Al Cecioni lezione di “Diritto alla salute” e “Costituzione”

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Al Liceo Cecioni si è parlato di Diritto alla salute e Costituzione in un incontro promosso da Istoreco Livorno nell’ambito del progetto regionale “La Costituzione degli Italiani” che si propone di stimolare una riflessione sulla nostra Carta fondamentale in occasione del 70° della sua promulgazione. In particolare si è scelto di mettere a tema l’Art. 32 che sancisce il diritto alla salute dei cittadini.

In primo luogo il professore Stefano Semplici, ordinario di Etica sociale a Roma “Tor Vergata”, ha spiegato come la riflessione sui diritti e su che cosa significhi “avere un diritto” implichi il riferimento a tre elementi: il titolare del diritto, il suo contenuto e il destinatario di un’obbligazione ad operare per il suo rispetto, la sua protezione e la sua realizzazione. L’art. 32 della nostra Costituzione stabilisce che spetta alla Repubblica tutelare la salute come "fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività", garantendo cure gratuite agli indigenti. Posta questa premessa, il prof. Semplici si è soffermato in particolare su tre aspetti. In primo luogo, la prospettiva globale nella quale va inquadrato questo problema: sono molte e profonde le disuguaglianze fra gli esseri umani, guardando alla speranza di vita e a tutti gli indicatori utilizzati in questo ambito, anche come riferimento per le azioni da intraprendere nell’ambito dell’Obiettivo 3 (Salute e benessere) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Queste disuguaglianze creano altrettante responsabilità per i politici, ma anche per la coscienza di tutti i cittadini. È stata poi sottolineata l’importanza della prevenzione, a partire dalla tutela dell’ambiente e dagli stili di vita, insieme all’esigenza di assicurare concretamente a tutti i cittadini i livelli di assistenza appropriati ai loro bisogni, anche affrontando la sfida delle risorse necessarie per questo e altri fondamentali diritti di cittadinanza, come l’istruzione. È proprio in questa prospettiva che il prof. Semplici ha infine evidenziato alcune criticità della “regionalizzazione” del sistema sanitario: la definizione dei livelli essenziali di assistenza non ha impedito che si creassero differenze notevoli e difficilmente accettabili fra le diverse aree del paese.  Sono questi i temi sui quali ogni cittadino e dunque anche i giovani sono chiamati a riflettere, alla luce dei principi di libertà, uguaglianza e solidarietà sanciti dalla Costituzione.

E’ poi intervenuto Filippo Alberto La Marca, membro del Tribunale diritti del malato di Livorno e del Comitato etico Azienda Usl Toscana Nord Ovest, il quale, dopo un excursus legislativo sul diritto alla salute fino alla Carta europea dei diritti, ha presentato il Tribunale dei diritti del malato, nato per garantire dignità ai cittadini, e la Carta dei diritti del cittadino malato. Come testimonia anche la nostra esperienza, i diritti non sempre vengono rispettati: all’informazione, alla privacy, ad evitare i dolori non necessari, alla qualità della vita, alla sicurezza, al tempo del paziente, al reclamo ed al risarcimento. La Marca ha poi posto un problema importante: Il SSN è sostenibile?  Cosa si può fare per migliorarlo? Non si corre il rischio, in nome di alcune evidenti inefficienze, di favorire il settore privato e quello assicurativo con un inevitabile indebolimento del servizio pubblico?
Tematiche dunque importanti proposte agli studenti, con l’invito ad approfondire questioni così importanti di cittadinanza attiva e responsabile

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Polo scolastico nei quartieri sud

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L'edilizia scolastica è stata al centro della seduta congiunta della quarta e della settima commissione consiliare (Assetto del territorio e Cultura) che si è svolta il 9 novembre. La nostra città ha un buon piazzamento a livello italiano per quanto riguarda la manutenzione, tuttavia non sono poche le situazioni da risolvere. Innanzitutto come ha fatto presente la vicesindaco, con delega all'edilizia scolastica, Stella Sorgente servirebbe costruire un nuovo polo scolastico nella zona sud di Livorno. Già in passato il progetto era stato discusso dalle amministrazioni precedenti ma non era stato possibile attuarlo, anche per il costo che un'operazione del genere avrebbe. Solo per un primo intervento la spesa ammonterebbe a oltre nove milioni di euro. Se la proposta andasse in porto ciò consentirebbe di dismettere alcune strutture come quelle di Montenero, dove ci sono state sempre problematiche legate alla mobilità nella zona. "Si tratta di un intervento ambizioso - ha affermato Stella Sorgente - stiamo valutando quale potrebbe essere l'area adeguata e se possibile cercare di partire almeno con un primo lotto".
Tra le altre ipotesi al vaglio dell'amministrazione c'è anche quella di edificare una nuova scuola d'infanzia in zona nord (si parla del 2018): questo darebbe la possibilità di non usare più le strutture che ora ospitano l'asilo "Pian di Rota" in via delle Sorgenti e l'asilo “Agnoletti", attualmente in via Valenti. Nei locali dell'Agnoletti potrebbe essere così trasferita la scuola media "Pistelli" che rimarrebbe nel quartiere Corea. Allo studio c'è anche il trasferimento delle scuole d'infanzia “Barriera Margherita” e delle elementari "Dal Borro" da via Montebello a un altro luogo. Da tempo inoltre alle Gamerra richiedono un ampliamento della struttura: il progetto preliminare prevede una spesa di 2 milioni di euro.

Miglioramento sismico - "Per adesso gli investimenti sono stati pochi - ha riferito l'ingegner Luca Barsotti, dirigente del settore edilizia pubblica e impianti - Dovremo adesso pianificare le verifiche degli edifici".

 

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“Classe in Campo”, il Livorno Calcio dietro ai banchi di scuola

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“Da quanto giocate a calcio?”, “Che emozioni provate quando scendete in campo?", “Avete mai assistito ad episodi di razzismo durante una partita?”.
Queste sono solo tre delle numerosissime domande che i bambini della scuole Mazzini a Villa Corridi hanno fatto ai due calciatori amaranto Lorenzo Gonnelli e Manuel Giandonato nella prima tappa del progetto “Classe in Campo” promossa dal Livorno Calcio in collaborazione con Ctt Nord.
L'iniziativa, prevede la visita da parte dei calciatori amaranto nelle scuole della città per avvicinare i più piccoli alla squadra: "Vogliamo creare una nuova generazione amaranto – sottolinea e continua il direttore marketing Maurizio Laudicino- Continueremo ad invitare le classi allo stadio per riempirlo e sfatare il tabù degli stadi italiani non adatti alle famiglie".
I due amaranto, dopo una prima sessione di autografi, hanno cordialmente risposto alle domande degli alunni ritrovandosi, dopo tanto tempo, dietro ai banchi di scuola.
“Questo progetto aiuta i ragazzi a stimolare le proprie passioni, Lorenzo e Manuel sono stati bravissimi”, queste le parole della professoressa Palmira Soares.
Grazie a “Classe in Campo”, infatti, i ragazzi, non solo hanno la possibilità di assistere alle partite casalinghe, ma possono fare un “tour” guidato dello stadio, dagli spogliatoi fino al bordo campo, passando per la sala stampa.
"Dovete smettere di tifare le squadre a strisce – conclude scherzosamente Laudicino, rivolgendosi ai bambini – Mercoledì (vittoria del Livorno contro la Viterbese ndr) avete portato bene, magari tra qualche anno le maglie a strisce le vedrete allo stadio mentre indossate quella amaranto".

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“Faremo insieme filosofia” al liceo Classico

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Nei locali della sede del liceo Classico di via Ernesto Rossi, giovedì 16 novembre dalle 9 alle 12, come ormai accade da anni, "Faremo insieme filosofia".
Saranno i ragazzi a presentare ai compagni gli argomenti che più sono loro piaciuti in forma multimediale, ma anche teatrale, perché la filosofia, parla a ciascuno e a tutti e aiuta in modo incomparabile a formarsi come individui e come cittadini.
Seguirà poi l'esperienza di sessioni di pratica filosofica di Philosophy for children (P4C), rappresentata in Italia dal Crif, progetto ormai decennale del nostro istituto.
Sarà una mattinata impegnativa, ma sostenuta dall'entusiasmo degli studenti che in questa occasione diventano protagonisti, grazie alle conoscenze e alle competenze riflessive e dialettiche acquisite. "Sapere aude"!

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Uscita autonoma da scuola, il caso della Bartolena. Flash mob dei genitori

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E’ di lunedì 13 novembre la notizia dell’approvazione (in commissione) dell’emendamento Pd che consente nuovamente ai ragazzi delle medie l’uscita da scuola non accompagnata dal genitore (clicca qui - un nuovo polo scolastico a sud di Livorno). Con questo provvedimento, gli under 14 potranno dunque tornare, previa autorizzazione scritta, autonomamente a casa dopo la mattinata trascorsa sui banchi. Tuttavia, come conferma anche l'assessore all'istruzione Stella Sorgente, alle Bartolena di via Bois e piazza San Simone, la dirigente scolastica ha deciso, in attesa che l'emendamento Pd venga approvato in via definitiva dal Parlamento, di mettere in atto le disposizioni
precedentemente predisposte per il ritiro obbligatorio degli alunni da scuola da parte di adulti o delegati. "Comprendo che ci siano delle posizioni diverse - spiega Sorgente - ma non entro nel merito della questione. La situazione che si è venuta a creare è paradossale non per le Bartolena, ma in generale, spero che al più presto questo emendamento venga approvato in via definitiva". Intanto, dal 15 novembre gli alunni delle quattro sedi della Bartolena dovranno essere obbligatoriamente ritirati dai genitori o delegati. Per questo, annuncia Sorgente a Quilivorno.it, "abbiamo deciso di inviare in questi giorni due pattuglie della municipale affinché verifichino la situazione. Le strutture di via Bois e quella di piazza Sa Simone sono tra l'altro le più attenzionate dal punto di vista della mobilità".
I genitori della Bartolena, però, non ci stanno. "I disagi creati alle famiglie, ai genitori che lavorano, all’autonomia tolta ai nostri figli, sono tanti. Per questo venerdì 17 novembre alle 13,30 in tutte le sedi (via Bois, San Simone, Bartolena, Banditella) verrà organizzato un flash mob di protesta per chiedere alla dirigente scolastica di allinearsi con i provvedimenti presi dalle altre scuole in vista dell’imminente e ormai scontata approvazione definitiva dell’emendamento che permette l’uscita autonoma dei
ragazzi dagli 11 ai 14 anni".
Nell'attesa, Quilivorno.it ha deciso di chiedere il parere ad alcuni genitori (che hanno chiesto di rimanere anonimi) per capire il punto di vista "livornese". Per farlo il nostro cronista ha scelto di recarsi alla scuola Bartolena di via Provenzal, a Banditella. “E' una vergogna – ha commentato una signora – per decine di anni gli studenti sono usciti in totale autonomia. Non si poteva portare un unico episodio a giustificazione di un provvedimento così massiccio”. L'episodio che aveva indotto il governo a rivedere la normativa era nato a seguito della condanna nei confronti di un preside di un istituto fiorentino a causa della morte di un 11enne investito da un autobus all'uscita da scuola. Tuttavia, la linea espressa dalla signora sembra essere quella comune a tutti gli intervistati. “Così facendo sarebbero stati penalizzati enormemente i genitori lavoratori – ha continuato un’altra madre – poiché durante la giornata tutti noi abbiamo i minuti contati è stato un bene essere tornati alle origini".
Conclude un padre mettendo sul piatto una ulteriore riflessione: “I nostri figli avrebbero pure perso la possibilità di tornare a casa in gruppo e quindi socializzare e scambiare due parole. Ma sembra che alla fine il buonsenso abbia prevalso”.

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Scuola. Premiato l’Istituto Immacolata

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Trasferta romana con premio per l'istituto Immacolata di via De Tivoli a Livorno, gestito dalla congregazione delle suore Mantellate serve di Maria. La scuola (con la prima e la seconda classe capitanate dalle maestre Grazia Nikpal e Anna Lucia D’Ubaldo) ha infatti partecipato al concorso indetto dall'azienda Monini "Mò e la favola dell'olio extravergine di oliva” (titolo anche di un cartone) e ha vinto presentando progetti sull'alimentazione e la salute. Tanta la soddisfazione per insegnanti, genitori e bambini stessi durante la premiazione che si è tenuta alla Camera dei deputati di Roma alla presenza dei Fratelli Monini e di alcuni deputati ed esperti del settore.

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“PretenDiamo la legalità”, il concorso artistico che premia…il buono

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E' al via la prima edizione del concorso “PretenDiamo la legalità, a scuola con il commissario Mascherpa”, finalizzato alla valorizzazione della cultura della legalità tra i giovani studenti e promosso dalla questura di Livorno e dal Provveditorato (foto tratta dal sito del Ministero dell'Interno).

L’iniziativa, avviata dall’Ufficio Relazioni Esterne e dal Ministero dell'istruzione, prevede lo sviluppo di due argomenti:
- gli studenti della scuola primaria si occuperanno del tema "Io=Noi - Legalità=Responsabilità" e potranno  concorrere, individualmente o in gruppo, per la realizzazione di manifesti, fotografie, disegni, collages, plastici, progetti tridimensionali e lavori a tecniche miste;
- gli studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado dovranno invece approfondire il tema "Il futuro è nella memoria: come riconquistare spazi di legalità collettiva". La categoria artistica sarà la graphic novel e il cinema televisivo: verrà fornito sul sito www.poliziamoderna.it, nella sezione dedicata al concorso, un kit didattico composto dalla presentazione dei personaggi del fumetto del commissario Mascherpa, edito dalla rivista "Polizia Moderna", e i ragazzi dovranno produrre il finale della storia "La rosa d'argento", una fittizia indagine che si svolge in Calabria, per poi girare un spot di tre minuti ispirato ai personaggi e al finale da loro scelto.

Il concorso si concluderà con una cerimonia di premiazione degli elaborati realizzati dagli studenti: una commissione provinciale sceglierà un lavoro vincente per ogni categoria, che poi andranno a concorrere nella finale nazionale di Roma nel mese di marzo 2018.

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Sicurezza nelle scuole, oggi incontro formativo

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Mercoledì 22, in tutte le scuole d'Italia, si svolge la Giornata Nazionale per la Sicurezza introdotta dalla legge 107/2015. La data del 22 novembre ricorda il tragico incidente avvenuto nel 2008 in un liceo di Rivoli, a Torino, che costò la vita al giovane studente Vito Scafidi e, con lui, ricorda tutti i ragazzi vittime della mancanza di sicurezza.
L’iniziativa, promossa dal Miur insieme a numerosi altri enti e istituzioni su tutto il territorio nazionale, prevede che le scuole organizzino attività didattiche e occasioni di discussione e sensibilizzazione sui temi legati alla sicurezza, alla prevenzione dei rischi e alla sostenibilità.
Il Comune di Livorno, nel farsi promotore di questa iniziativa, ha organizzato un momento di riflessione sulla sicurezza coinvolgendo il mondo scolastico: mercoledì 22 novembre alle 17.30, al Cisternino di Città - da pochi giorni riaperto al pubblico - la vicesindaca Stella Sorgente ha invitato tutti i dirigenti scolastici, l’Ufficio Scolastico Territoriale, la Provincia e le rappresentanze studentesche ad un confronto sulle numerose questioni legate all'edilizia scolastica, per promuovere un dialogo su quanto è stato fatto e su cosa sia ancora necessario fare per migliorare la sicurezza delle nostre scuole. Oltre alla vicesindaca, interverranno al tavolo tecnici e responsabili della sicurezza.
“Credo che il confronto con esperti e la promozione di questo tipo di iniziative che coinvolgono i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado possa contribuire in maniera determinante da una parte, a favorire una vera e propria cultura della sicurezza, dall'altra a raccogliere maggiori informazioni anche sulle nostre strutture” ha commentato Stella Sorgente.

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Aci Livorno: prosegue il progetto didattico “A passo sicuro”

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L’Automobile Club Livorno ha organizzato un incontro formativo che si è svolto nella prima mattina dello scorso mercoledì 15 novembre nei locali della Scuola Paritaria Santo Spirito in Corso Mazzini a Livorno.
Un evento che ha coinvolto i giovanissimi studenti che frequentano le quattro classi che compongono le sezioni A e B di quarta e quinta elementare, durante il quale è stata presentata l’iniziativa denominata “A passo sicuro”.
E’ stato proposto un corso gratuito, curato da un esperto Aci di sicurezza stradale come il delegato sul territorio provinciale di Rosignano, Simone Pardini.
Parallelamente alla distribuzione di simpatici gadget distribuiti dall’Ente come souvenir dell’incontro e accompagnati dell’efficace slogan ‘Se vuoi fare strada, dai strada’ che contraddistingue la campagna di sensibilizzazione, gli studenti hanno seguito una breve ma interessante lezione riguardo i comportamenti corretti e, di conseguenza, più sicuri da adottare per affrontare un percorso pedonale.
Nel corso della proiezione del video, uno strumento multimediale predisposto da Aci sotto forma di dvd contenente episodi animati, in aula sono stati illustrati ai piccoli i comportamenti corretti da tenere e quelli sbagliati da evitare, con la spiegazione dei relativi rischi che si vengono a verificare in coincidenza con le più tipiche casistiche di attraversamento: tra queste, quando i bambini si trovano a spasso con il genitore o il parente, quando camminano da soli ma magari ascoltando musica in cuffia oppure quando la palla o il giocattolo sfugge e rotola in mezzo alla careggiata.

Pedoni: un rischio diffuso. Il principio fondante del corso è quello per cui tutti rivestiamo prima o poi il ruolo di pedoni. Ogni anno in Europa oltre 8mila persone vengono coinvolte in incidenti stradali con esito mortale. La maggior parte degli incidenti in cui sono coinvolti pedoni, accade nelle aree urbane e di questi quasi un quarto sugli attraversamenti. Nel 30% degli incidenti in cui sono coinvolti un’auto che viaggia a 40 km/h e un pedone, c’è il rischio di esito mortale.

Per questo motivo l'Aci e il Miur - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si sono schierati per il progetto “A passo sicuro”, rivolto ai bambini delle scuole primarie, a quelli dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado.

Giovani messaggeri di sicurezza. I ragazzi tra i 5 e i 14 anni dovrebbero essere i primi destinatari della comunicazione in materia di sicurezza stradale. Questo perché gli incidenti costituiscono la principale causa di morte tra i giovani e i bambini di oggi, già protagonisti della strada come pedoni e ciclisti, incarnano la generazione dei futuri automobilisti.

Su di essi bisogna perciò investire per diffondere la cultura della responsabilità stradale, di modo che, anche in maniera riflessa, tali sollecitazioni possano scardinare le abitudini sbagliate degli stessi adulti che li circondano.
Informare educando i futuri utenti della strada: spostarsi senza motori è certamente salutare, a condizione però che sia fatto in maniera consapevole e seguendo le regole previste dal Codice della Strada.
Questo l’ambizioso scopo che, anche secondo la specifica ‘mission’ istituzionale, si prefissa l’AC provinciale attraverso la promozione dell’ennesima iniziativa ludico-didattica.

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Scuole Pazzini tra “Saperi e Sapori”

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Venerdì 24, lunedì 27 novembre, mercoledì 5 dicembre, le scuole medie di Ponsacco, il 27 novembre, le scuole Pazzini di Livorno partecipano a "Saperi & Sapori", progetto didattico a cura di Amaranta in collaborazione con la Comunità ebraica di Livorno, il Cred e la direzione del Mercato Centrale.

Questo progetto, ormai collaudato è declinato in modo da presentare agli studenti di Livorno e di altre città due siti significativi per la storia la cultura e le tradizioni livornesi: la Sinagoga e il Mercato. Un vero e proprio percorso esperienzale che comprende la visita guidata alla Sinagoga di Livorno, con approfondimento sulla storia di Livorno e sulla storia degli ebrei a Livorno, dalle Livornine ad oggi ed una visita guidata al Mercato Centrale con attenzione sia al contenitore con la sua maestosa architettura dove il bello e l’utile si fondono che al contenuto: le botteghe, i saloni, i banchi ricchi di profumi, colori e sapori.

Nel salone delle Gabbrigiane la cuoca Jael attende gli studenti per mostrare loro la lavorazione delle roschette, ormai simbolo delle contaminazioni ebraiche sefardite nella cucina livornese. Al termine la degustazione delle roschette arricchisce questo percorso, che diviene così una vera esperienza per gli studenti che permette loro di assaporare, in modo semplice e partecipativo, l’autenticità del territorio e le tradizioni storiche, che ricorderanno nel tempo.

Per info: Amaranta Servizi 320-88.87.044

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“Giornalisti@Scuola”, l’Itis Galilei in visita a TeleGranducato

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Giovedì 23 novembre un nutrito gruppo di alunni provenienti da alcune classi quarte dell’Itis “G. Galilei”, si è recato in visita alla sede di “TeleGranducato”, la nota emittente televisiva al servizio di tutta la Toscana.
Questa iniziativa rientra nel progetto “Giornalisti@Scuola” organizzato da Granducato TV per il sesto anno consecutivo, allo scopo di avvicinare il mondo della scuola a quello della televisione.

Gli studenti, accompagnati dalla professoressa Annalisa Bove, cordialmente ospitati da tutto il personale della redazione di “TeleGranducato” e guidati dal giornalista Luca Salvetti, hanno avuto la possibilità di visitare gli ambienti in cui si realizzano i servizi giornalistici e di conoscere le tecniche per il montaggio dei notiziari.

I ragazzi si sono mostrati sin da subito interessati, attraverso domande, interventi e proposte da cui è emerso il loro entusiasmo nel far parte di un progetto che, approcciandoli ad un ambiente particolare, come quello televisivo, può offrire loro anche spunti di scelte future.

Di seguito i nominativi degli alunni che hanno partecipato alla visita: Attanasio Asia, Catarsi Filippo, Del Bravo Alessandro, Gailli Edoardo, Gastaldin Giulia, Giachetti Tommaso, Guarnieri Iacopo, Guerri Leonardo, Guidi Dario, Liperini Alice, Lopedote Alessandro, Ostinelli luca, Romeo Shadi, Stasi Francesco.

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Al Cecioni lezione di “Diritto alla salute” e “Costituzione”

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Al Liceo Cecioni si è parlato di Diritto alla salute e Costituzione in un incontro promosso da Istoreco Livorno nell’ambito del progetto regionale “La Costituzione degli Italiani” che si propone di stimolare una riflessione sulla nostra Carta fondamentale in occasione del 70° della sua promulgazione. In particolare si è scelto di mettere a tema l’Art. 32 che sancisce il diritto alla salute dei cittadini.

In primo luogo il professore Stefano Semplici, ordinario di Etica sociale a Roma “Tor Vergata”, ha spiegato come la riflessione sui diritti e su che cosa significhi “avere un diritto” implichi il riferimento a tre elementi: il titolare del diritto, il suo contenuto e il destinatario di un’obbligazione ad operare per il suo rispetto, la sua protezione e la sua realizzazione. L’art. 32 della nostra Costituzione stabilisce che spetta alla Repubblica tutelare la salute come "fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività", garantendo cure gratuite agli indigenti. Posta questa premessa, il prof. Semplici si è soffermato in particolare su tre aspetti. In primo luogo, la prospettiva globale nella quale va inquadrato questo problema: sono molte e profonde le disuguaglianze fra gli esseri umani, guardando alla speranza di vita e a tutti gli indicatori utilizzati in questo ambito, anche come riferimento per le azioni da intraprendere nell’ambito dell’Obiettivo 3 (Salute e benessere) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Queste disuguaglianze creano altrettante responsabilità per i politici, ma anche per la coscienza di tutti i cittadini. È stata poi sottolineata l’importanza della prevenzione, a partire dalla tutela dell’ambiente e dagli stili di vita, insieme all’esigenza di assicurare concretamente a tutti i cittadini i livelli di assistenza appropriati ai loro bisogni, anche affrontando la sfida delle risorse necessarie per questo e altri fondamentali diritti di cittadinanza, come l’istruzione. È proprio in questa prospettiva che il prof. Semplici ha infine evidenziato alcune criticità della “regionalizzazione” del sistema sanitario: la definizione dei livelli essenziali di assistenza non ha impedito che si creassero differenze notevoli e difficilmente accettabili fra le diverse aree del paese.  Sono questi i temi sui quali ogni cittadino e dunque anche i giovani sono chiamati a riflettere, alla luce dei principi di libertà, uguaglianza e solidarietà sanciti dalla Costituzione.

E’ poi intervenuto Filippo Alberto La Marca, membro del Tribunale diritti del malato di Livorno e del Comitato etico Azienda Usl Toscana Nord Ovest, il quale, dopo un excursus legislativo sul diritto alla salute fino alla Carta europea dei diritti, ha presentato il Tribunale dei diritti del malato, nato per garantire dignità ai cittadini, e la Carta dei diritti del cittadino malato. Come testimonia anche la nostra esperienza, i diritti non sempre vengono rispettati: all’informazione, alla privacy, ad evitare i dolori non necessari, alla qualità della vita, alla sicurezza, al tempo del paziente, al reclamo ed al risarcimento. La Marca ha poi posto un problema importante: Il SSN è sostenibile?  Cosa si può fare per migliorarlo? Non si corre il rischio, in nome di alcune evidenti inefficienze, di favorire il settore privato e quello assicurativo con un inevitabile indebolimento del servizio pubblico?
Tematiche dunque importanti proposte agli studenti, con l’invito ad approfondire questioni così importanti di cittadinanza attiva e responsabile

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Col naso all’insù…al Teatro delle Commedie

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Lunedì 27 novembre alle 10, l'Associazione Sosta Palmizi andrà in scena al Teatro delle Commedie con lo spettacolo "Col naso all'insù'". La rappresentazione si inserisce nella rassegna "Teatro Ragazzi": un'iniziativa per le scuole organizzata da Comune di Livorno, Cred, Fondazione Teatro Goldoni e Pilar Ternera.

Siamo a Kronos, un luogo senza tempo dove lavorano tre bizzarri figuri in camice medico. Precisione, efficienza, natalità: qui si decide il destino di ogni nascituro, qui lo si spedisce ai futuri genitori secondo rigide, imperscrutabili regole che nessuno, fin dai tempi di Adamo ed Eva, ha mai messo in discussione. Finché un giorno un futuro bambino si ribella: proprio non gli va che qualcuno decida per lui. Vuole scegliere da solo. Ma non si possono scegliere i propri genitori. O forse sì… Nel corso dello spettacolo vengono mostrati, raccontati e danzati diversi tipi di mamme e papà: buffi, giocosi, teneri ma anche arrabbiati, nervosi, assenti. Infinito è il catalogo dei candidati, e infinite le sfumature che ciascuno di loro nasconde, perché dietro le apparenze c’è sempre qualcosa di inaspettato. Su chi cadrà la scelta?

Col naso all’insù è un libero gioco in cui le emozioni e i comportamenti diventano spunto per la creazione di un momento spettacolare tra parola, danze, clownerie e musica. È un inno al potere dell’immaginazione e della libertà. Un’occasione per divertire, stupire, e delicatamente far riflettere.

“La nostra prima ispirazione – dichiarano gli autori - viene dal Catalogo dei genitori, un libro di Claude Ponti in cui i bambini possono osservare un’esilarante carrellata di tipologie di genitori fantastici e surreali. Altre letture fondamentali sono state gli scritti di Jorge Luis Borges e Stefano Benni, in cui animali immaginifici popolano mondi paralleli e la fantasia non ha confini".
Ma non sono forse anche le mamme e i papà, per i loro bambini, degli esseri straordinari, meravigliosi, irresistibili e buffi? Questi esseri che li hanno procreati sono il loro riflesso, tutto da scoprire ed immaginare. Saranno loro che li accompagneranno nella loro formazione e per tutta la vita. L’amore che lega un genitore al proprio figlio è per sempre. Ed è l’amore più bello…ma anche quello più complicato. Col naso all’insù è il pretesto per giocare con leggerezza proprio su questo; dare libero sfogo alla fantasia e creare genitori bizzarri, stupefacenti, terribili e magici. Genitori albero e genitori tascabili. Affascinanti e impossibili. Per poi scoprire, alla fine, che un po’ di magia i nostri genitori ce l’hanno davvero. Basta solo saperla riconoscere…

Da un’idea di Giorgio Rossi una produzione Associazione Sosta Palmizi una creazione di Giorgio Rossi, Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manenti Percorso drammaturgico Nadia Terranova interpreti Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manenti costumi Roberta Vacchetta illustrazioni e scenografie Francesco Manenti.

Info: www.teatrogoldoni.it

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Progetto Hetya, gli studenti del Cecioni fra riflessioni e ascolto

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Nell’ambito del progetto europeo Hetya - Heritage Training for Young Adults, coordinato dalla Provincia di Livorno – al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo si è svolto il Convegno interculturale “Migrazioni culturali nel Mediterraneo”, cui hanno partecipato le classi quarte del Liceo Scienze umane del Cecioni. Nella prima parte Saverio Tommasi, molto conosciuto dagli adolescenti per i documentari e video di inchiesta realizzati su Fanpage, ha risposto alle incalzanti domande degli studenti che hanno offerto importanti spunti di riflessione sul problema della disinformazione e dei più frequenti pregiudizi sugli immigrati. Al termine del suo vivace intervento, Tommasi ha invitato, rispetto alla complessità dei problemi affrontati, a continuare a camminare senza stancarsi mai di cercare informazioni e documentarsi.
Nella seconda parte gli studenti, suddivisi in tre gruppi, hanno rivolto domande sulla cultura e le tradizioni del paese d’origine ad alcuni immigrati accolti a Livorno dalla Caritas: sicuramente una importante esperienza, significativa anche dal punto di vista umano, per studenti che nel loro percorso studiano antropologia e sociologia.

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Liceo Classico, borse di studio intitolate al presidente Ciampi

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Si svolgerà martedì 5 dicembre, alle 11.30, nell’aula magna dell’Istituto Superiore “Niccolini Palli” la cerimonia di assegnazione di borse di studio dedicate alla memoria di Carlo Azeglio Ciampi (foto Lanari). Il premio verrà assegnato a due studenti della classe 1° A che nel mese di settembre si sono trovati a dover affrontare un tema dalla traccia dedicata all’etica sociale e all’analisi dello stato culturale ed etico dei giovani al giorno d’oggi (il lead da seguire proveniva proprio da un discorso dell’ex presidente Ciampi). La commissione, composta da professori dello stesso liceo e coordinata dalla prof.ssa Paola Luperi, sceglierà due temi vincitori che avranno un premio a carattere economico utilizzabile nell’acquisto di libri e materiali scolastici. L’iniziativa è promulgata dall’Associazione Ex Studenti e Docenti del Liceo Classico di Livorno “Anna Aurili”.
“Si tratta di un progetto molto importante e a cui teniamo molto – ha dichiarato il presidente dell’associazione Gianfranco Porrà – che serve prima di tutto a valorizzare la voce dei giovani. Indirizzandolo alle classi prime, abbiamo avuto modo di verificare la concezione che i ragazzi che si affacciano al mondo del liceo hanno dei loro mezzi culturali e sociali”.  Alla cerimonia presenzierà il figlio dell’ex presidente della Repubblica, Claudio Ciampi, in rappresentanza della famiglia. “I giovani hanno bisogno di esprimersi e di tornare a scrivere e a interessarsi alla cultura – ha aggiunto la prof.ssa Paola Luperi – poiché si sta purtroppo perdendo questa tendenza. Il tema non era facile, ma i ragazzi hanno risposto con coscienza e interesse e sono stati sviluppati degli ottimi lavori”.
Nell’aula magna ci sarà occasione anche per premiare i “centisti” del liceo classico diplomatisi lo scorso anno (ricordiamo, Gemma Lombardi, Giorgio Profeta, Emma Guarguaglini e Margherita Papini) che riceveranno un dono “segreto” a carattere economico.
“Per noi è stato un bel salto rispetto ai temi della scuola media – ha infine commentato un gruppo di studentesse della classe partecipante – dove bene o male affrontavamo delle tematiche a noi note. Scrivere un approfondimento di questo calibro su un tema così attuale non era facile, ma crediamo che sia stato molto utile, dandoci la possibilità di confrontarci con la realtà dell’istruzione superiore e della cultura giovanile. Bisogna espandere questa realtà e riportare la cultura al livello che merita”.

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“Un’alternanza di cuore”, premiato il Cecioni

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Il Liceo Cecioni ha partecipato alla premiazione del concorso “Storie di Alternanza”, promosso da Unioncamere: il progetto “Un’alternanza di cuore” ha infatti superato la fase provinciale e le alunne Carolina Banti e Denise Liut, accompagnate dalla prof.ssa Jorio, hanno ritirato a Grosseto il premio offerto dalla Camera di Commercio Maremma e Tirreno.
“L’alternanza scuola lavoro è un’attività fondamentale, in grado di avvicinare scuola ed impresa – ha commentato il presidente Breda salutando gli studenti – è in grado di portare i ragazzi a vedere un futuro diverso e più positivo nel mondo del lavoro, e serve anche alle imprese perché dai giovani nascono sempre tante idee buone e innovative. La Camera di commercio della Maremma e del Tirreno punterà sempre più su questi percorsi, per portare avanti l’obiettivo che sta a cuore a tutti noi: far crescere insieme un territorio bellissimo che va da Collesalvetti a Capalbio”. Il Premio “Storie di alternanza” è un’iniziativa promossa da Unioncamere e dalle Camere di commercio italiane con l’obiettivo di valorizzare e dare visibilità ai racconti dei progetti d’alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici italiani di secondo grado.
Le Associazioni Cesdi, Caritas, Oxfam ed Arci solidarietà hanno costruito insieme con il Liceo Cecioni questo significativo percorso di Alternanza scuola lavoro, nato dall’idea che gli studenti del liceo linguistico potessero utilizzare le conoscenze e competenze acquisite a scuola affiancando le attività di laboratorio di apprendimento della lingua italiana, organizzate dalle Associazioni che sul territorio accolgono gli immigrati. In questo modo gli studenti acquisiscono sia competenze di cittadinanza attiva e responsabile sia competenze linguistiche specifiche.
Gli studenti che hanno aderito all’iniziativa hanno fatto una formazione prima dell’esperienza con il tutor sugli obiettivi e le modalità di realizzazione del percorso che è stato realizzato in parte durante l’anno scolastico ed in parte d’estate. Rispetto alle ore previste per ciascun studente, c’è poi stata una personalizzazione in quanto alcuni studenti hanno chiesto di prolungare l’esperienza oltre i termini previsti.

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Un “ciak” per il Vespucci-Colombo al Montecatini Short Film Festival

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E’ grazie ad un protocollo esclusivo firmato nei giorni scorsi che l’istituto Vespucci-Colombo sarà l’unica istituzione scolastica cittadina a collaborare direttamente  con il Montecatini International Short Film Festival, il festival internazionale del cortometraggio che, dal dopoguerra, si svolge a Montecatini e che, da sempre, richiama pubblico, addetti ai lavori e stampa specializzata intorno ai cortometraggi.

Avendo l’organizzazione deciso di aprirsi anche alle istituzioni scolastiche, nell’ambito dei progetti di Alternanza Scuola Lavoro, l’istituto ha immediatamente risposto con entusiasmo alla proposta del Montecatini International Short Film Festival,  perché da anni  è attivo nel divulgare il linguaggio filmico, ad appassionare giovani e adulti al cinema, grazie al corso di storia del cinema tenuto dal Professor Massimo Ghirlanda e dai suoi collaboratori .

Il protocollo, siglato della dirigente, Simonetta Costagliola, e dal presidente Marcello Zeppi, prevede tre azioni che vedranno i ragazzi della 5 H turistico seguiti dalla professoressa Elena Lorenzini, quelli della 4a C liceo artistico e 5aB/C LadLag coordinati dalla professoressa Simona Aliotta e dalle colleghe Del Re e Danesi coinvolti nell’attività di traduzione dei sottotitoli di alcuni cortometraggi che parteciperanno all’edizione 2018 del Festival, nella realizzazione di  elaborati da cui verranno girati dei veri corti o docu-film e nell’assegnazione un premio ad uno dei film in concorso, grazie al lavoro di una giuria creata apposta all’interno dell’istituto, presieduta dal professor Massimo Ghirlanda.

 

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